Mia mamma è solita dire che il mio più grosso problema con gli uomini sono io 😳 Troppo – a suo dire – pignola. Troppo “No, è basso”, “No, mi annoia”, “No, non sa scrivere in italiano”. E forse ha ragione 😐
A mia discolpa però, c’è da dire che nella mia plasmabile testolina, a causa di una non troppo celata passione per la filmografia trash negli anni si è delineata la figura di un superuomo che, mio malgrado, ha più a che fare con i vari Mister Big raccontati da cinema e tv che non con il caro e vecchio Nietzsche.
Nel senso: è ovviamente colpa delle principesse Disney se, dietro a ogni facciata di emancipazione, ci si aspetta che esista, al mondo, un tale disposto a tutto per conquistarci.
E va bene anche che non sia principe – anzi, a ben vedere, personalmente lo preferirei moro, senza calzamaglia e automunito.
Il concetto è che Azzurro combatteva draghi, streghe cattive e sorellastre pur di ottenere la sua agognata mezza mela.
Mentre qui – oggi, mondo reale – basterebbe la buona volontà di non farsi prendere dalla paranoia del non-posso-impegnarmi-devo-lavorare-devo-prima-pensare-a-me-sarei-un-disastro.
Il drago odierno è l’autoaffermazione pare, ed è una gran brutta bestia.
E’ ovviamente colpa di film come Ufficiale gentiluomo e Pretty woman e Dirty dancing se mi aspetto una qualche pubblica dimostrazione di interesse.
Nessuno chiede un uomo che si presenti nel posto in cui lavoriamo per prenderci in braccio e portarci via (anche se...), o uno che ci molli in mano una carta di credito senza fondo, o che sia disposto ad accompagnarci a fare shopping ‘a sue spese’ per pomeriggi interi (anche se…), o ancora, nessuno si aspetta un uomo disposto a esibirsi in uno spettacolo da villaggio turistico, e che dica a nostro padre «nessuno mette baby in un angolo» (questa, sul serio no 😛 ).
Basterebbero un paio di gesti in più.
Pubblici, magari. Fosse anche solo il pubblico facebook.
Parole, fatti, gesti.
Ma lasciamo la timidezza ai bambini e la finta ritrosia alle donne, che se no qui, nel mondo reale, non si va da nessuna parte.
Infine, non da ultimo, è ovviamente tutta colpa di Sex and the city, se mi sono convinta che, in effetti, Mister Big esiste anche in città dove le fatine latitano, gli uccellini sono piccioni e i nani tutt’al più sono quelli da giardino.
E soprattutto continuo ad essere convinta che esiste il ‘LUI’ e pure il fantomatico vissero felici e contenti 🙂