GIOVANI DONNE RACCONTANO AI TEMPI DEI SOCIAL NETWORK!

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Oggi vi racconto come si incontrino serie difficoltà nel consigliare ad una giovane donna  faccende di cuore, ai tempi dei social network.

Ogni parola, un enorme punto di domanda; ogni domanda, uno sguardo esasperato in ritorno 🙂

“Cos’è che ha fatto?”

“Ha messo il mio nome in una cosa che ha scritto su facebook, in modo che io la vedessi, e gli è piaciuto quello che io ho risposto.”

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“Perché, cosa gli hai risposto?”

 “Ma niente, era una cosa sul Tempo”

“Sul Tempo?!”

“Sì, non importa cosa fosse. Il fatto è che aveva evidentemente voglia di contattarmi in qualche modo. Quindi, è meno grave che non mi abbia risposto su WhatsApp, no?”

” WhatsApp?”

 “Una chat sul cellulare.”

“Un messaggino?”

“Anto! 😕 nessuno usa il termine messaggino, dai!”

“I miei amici lo usano. Comunque perché non ti ha risposto?”

“Non lo so. Ha letto, ma non risposto”

“Come fai a sapere che ha letto?”

“Esce il doppio segno di spunta”

“Be’, comunque, se non ti ha risposto e poi ti ha cercato per parlare del Tempo, mi sembra perlomeno un ragazzo strano”

Comunque stiamo divagando. Torniamo al punto. Con il tag nel post siamo tornati a pari, ma ora non so cosa fare. Forse, già che lo followo su Twitter, dovrei ritwittargli qualcosa…”

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Ammettere di non aver capito parla di vecchiaia 😐

Ma fingere non funziona: “Se non ti ha risposto sul cellulare, non fare nulla e aspetta: se gli interessi, ti chiamerà”.

E vai a spiegargli che ormai nessuno telefona più, il corteggiamento è diventato uno Scarabeo virtuale in cui commenti, like, tag e tweet si incastrano in un tabellone fatto di social network e smartphone.

Un commento messo per far sapere a qualcuno i tuoi programmi e una foto sul social  per scoprire che il lui in questione ha preferito altre mete.

 Trent’anni fa, uomini e donne, o erano amici, o stavano insieme 🙄

Niente followers e following, solo telefonate a casa e appuntamenti fissati con un paio di giorni di anticipo. Niente sms con cui vanificare la propria recitata ritrosia, niente faccine fatte di punteggiatura al posto delle emozioni, niente e-mail inviate prima di ragionare.

 “Ha fatto il like al mio commento. È come dire che gli sto simpatica”

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“Talmente simpatica che se gli scrivi un messaggino non ti risponde…” 😳

“Magari aveva da fare. Comunque tieni presente che su facebook è tutto pubblico. Quindi, a suo modo, ha dichiarato pubblicamente un interesse nei miei confronti”.

“E se ti portasse fuori a cena non sarebbe altrettanto pubblico?”

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“Dipende da dove ti porta. Comunque. A proposito di cena, ha scritto su facebook che ci andrà, a una cena di domani sera. Dovrei andare? O sembra che vada a spulciargli la home?”

“Cos’è che gli spulci?!”

“La pagina internet su cui scrive quello che fa”

“E perché scrive quello che fa su internet?”

“Non ne ho davvero idea. Ma è una cosa che si fa”

“Tu scrivi su internet dove vai?” (Terrore negli occhi) 😡

“No, io non lo faccio, tranquilla” (Basta. Chiudiamo. Qui.)

  Insomma, invece di tutti questi aggeggi, non potreste prendere in mano la cornetta?”.

(La cornetta?!)

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“Aspetta! Ha risposto!”

“Bene! Cos’ha scritto?”

“Mi ha mandato un’emoticon con l’occhiolino. Caaaaaaro!!!

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Santo Cielo! 😥

                Antonella Evangelisti

 

 

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