E’ un piacere per me conoscere e scambiare due chiacchiere da vicino con Christian Marazziti, dato che lo seguo da un po’ 🙂 Il suo lavoro ha catturato immediatamente la mia attenzione, di lui mi piace il modo di approcciarsi al linguaggio del teatro e del cinema, il raccontarsi con quegli occhioni azzurri e sorridenti, i più limpidi che si possa immaginare 😎
La sua creatura si chiama “e-bola” premiata miglior opera prima ‘Terra di Siena’ International Filmfestival
Scritto da Christian Marazziti e Luca Monti e diretto da Christian Marazziti ; pellicola tutta italiana, lungometraggio presentato lo scorso ottobre al Festival del Cinema di Roma.
“e-bola” è il primo “film formazione” al mondo, sull’epidemia che ha sconvolto l’Africa e il mondo intero, un lungometraggio avvincente e drammatico realizzato con la consulenza scientifica dei medici e delle strutture che hanno fronteggiato il virus, progetto patrocinato dal Ministero della Salute.
Ma ora parliamo di te, raccontami ad esempio come hai cominciato e cosa ti ha portato a scegliere di fare l’attore e il regista, una scelta o un caso?
Beh la risposta non è breve 🙂 Era il 1988 avevo sedici anni e spesso mi divertivo ad imitare i personaggi dello spettacolo e un giorno per puro caso fui catapultato su un palco ” Dilettanti allo Sbaraglio “ a Lavinio (località turistica laziale).
La mia prima esibizione fu davanti ad una platea di 3.000 persone … Che emozione! E … sorpresa: arrivai primo!
Beh forse c’era qualche qualità’… Ero buffo ed incosciente. Poi da li ho iniziato a studiare come attore il mio primo film a 23 anni. E con questo mi ritrovai al Festival di Berlino ! E mi dissi: Bello il cinema! Con il tempo iniziai a scoprire tutti i piaceri, le difficoltà e le varie ingiustizie.
Durante l’attesa interminabile di un altro lavoro e la possibilità di fare un provino, avevo una irrefrenabile voglia di esprimermi e in quel momento ho iniziato a scrivere.
Inizialmente a nessuno interessava quello che scrivevo, o meglio non riuscivo a farlo leggere.
E’ di vitale importanza l’incontro con Pipolo, mio grande maestro, lui mi ha insegnato tutto quello che dovevo sapere su una sceneggiatura, ma più di tutto ad essere una persona umile e semplice, caratteristiche che gli stavano a pennello.
La strada per me è sempre stata in salita, ma non ho mai smesso di sognare, lottare e credere nei sogni.
Proprio quando stavamo realizzando un progetto insieme è scomparso. Per me è stato uno shock , ma non mi arresi e mi rialzai con più forza ed eccomi qua!
Con un corto “Quando dico no è no” ho vinto 5 festival consecutivi. Beh forse devo crederci …ho detto tra me e me 🙂
La mia costanza, perseveranza e caparbietà mi hanno portato ad un nuovo corto e alla candidatura al Globo D’oro con “Pollicino”, in veste di attore e co-produttore.
E pensa ho rischiato di entrare all’Accademy di Los Angeles con il mio ultimo cortometraggio “ No Limits.”
Di recente al Festival di Roma con il mio primo lungometraggio ” Ebola” riconosciuto tra i migliori film per la Critica Sociale.
Questo per me non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza e oggi sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta.
Quando ti sei trovato sul set del primo film, che impressione hai avuto? Ti sei confermato nelle tue idee?
Quando mi sono ritrovato sul set al mio primo film è stata un’ esperienza unica sia dal punto di vista umano che professionale. Gestire 30 persone, rispondere a tutti e prendere la decisione giusta in pochi attimi non è affatto facile soprattutto se ti ritrovi a fare un film Low /budget internazionale .
Ma se ci metti l’amore, la passione, il rispetto per chi lavora e avere tutta la tua troupe come parte integrante del progetto puoi scalare le montagne.
Da soli non si va da nessuna parte, si vince insieme e se oggi ho la possibilità di fare questa intervista è grazie a loro che mi hanno dato fiducia e hanno sempre creduto in me, soprattutto quando per motivi di sceneggiatura ho dovuto cambiare il copione in corsa mentre giravo e sai cambiare l’idea iniziale è stato molto rischioso.
Abbiamo dormito 3 ore a notte insieme ai miei 6 attori supereroi.
La troupe nonostante le difficoltà non mi ha mai abbandonato, insieme abbiamo fatto lo sprint finale che mi ha permesso poi nei tempi stabiliti di finire il film. A tutti un sincero grazie ❗
Quali sono i tuoi film preferiti e perché?
Tra i miei film preferiti mi viene da dire ” Ladri di biciclette” di Vittorio de Sica; “Otto e Mezzo” di Federico Fellini e ”C’era una Volta in America” di Sergio Leone, loro rappresentano il grande cinema italiano, verità è credibilità, dove nel tempo l’America si è ispirata e ci ha costruito un impero.
Per poi passare al “Padrino “ di Francis Ford Coppola, “Toro scatenato” di Martin Scorzese e “ Scarface “ di Brian de Palma.
Questi mi hanno fatto scoprire degli sceneggiatori / attori e registi straordinari, che sono stati la mia vera fonte di ispirazione, ma poi non sono mancati “ I Predatori dell’arca perduta” di Steven Speelberg , “ Star Wars” di George Luca, generi di avventura e di fantascienza che mi hanno permesso di fantasticare senza pormi nessun limite.
E ancora “ 2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrik, il maestro dei maestri geniale!
E poi il mio amore sviscerato per la commedia da “Un Americano a Roma “ con il grande Alberto Sordi sempre pronto a mettersi in gioco ; “Innamorato pazzo “di Castellano e Pipolo mi ha incantato facendomi sognare; “ Bianco Rosso e Verdone” che ha mi ha in qualche modo stimolato a fare questo lavoro per finire alla “‘Vita è’ bella “ . di Roberto Benigni. Dove far credere al proprio figlio che tutto sia un gioco in una situazione così tragica, beh che dire l’ho trovato poetico ,unico e irripetibile.
Come ti è venuta l’ idea per questo lungometraggio? Qual è la parte che ti appassiona di più?
L’idea è venuta a Massimo Tortorella della Falcon Produzioni che spesso mi chiedeva perché intorno all’Ebola ci fosse così poca informazione. Una febbre emorragica che ad oggi ha causato circa 12mila morti.
La soluzione per controllare il diffondersi della malattia non è infatti chiudere le frontiere dei paesi colpiti dalla malattia, ma informare il grande pubblico su un’emergenza sanitaria che non riguarda solo il continente africano, ma coinvolge l’intero villaggio globale. Mostrare l’Ebola per immagini può aiutare molto in termini di sensibilizzazione, in un mondo sempre più interconnesso come il nostro, le epidemie come quella legata all’Ebola in Africa occidentale hanno il potenziale per colpire ogni Paese del pianeta.
La parte che mi appassiona di più è’ sicuramente quando uno dei miei protagonisti viene contagiato dal virus. C’è una scena in slowmotion interpretata da Melanie Gerren dove lei si ferma da un fruttivendolo prendendo in mano un ‘arancia, il fruttivendolo la guarda, intuisce il suo stato d’ animo e con un piccolo gesto le regala l’arancia. A quel punto lei scoppia a piangere, quel fruttivendolo è un piccolo cameo, interpretato dal mio papà.
In quel piccolo gesto si percepisce la sensibilità, la generosità e la poesia; ma soprattutto la speranza di un uomo con il suo vissuto.
Io credo che anche nei momenti più difficili ci sia sempre qualcuno pronto ad aiutarti, bisogna credere nelle persone anche se questo a volte può risultare incredibile.
Come ti “definisci” principalmente, visto che sei attore e regista ? Meglio Christian Marazziti attore o regista?
Sia l’attore che il regista sono due modi di espressione differenti.
In questo momento della mia vita mi sento di vestire tutti e due gli abiti. Mi piace mettermi sempre alla prova mi fa sentire vivo e ho molto da raccontar .
Penso che per fare il regista devi conoscere a fondo il mondo degli attori e viceversa se vuoi essere un buon attore, devi saper cogliere le sfumature di un regista , ci vogliono due ingredienti fondamentali: sensibilità e passione.
Se poi sia meglio come regista o come attore francamente non me lo sono mai chiesto cerco in entrambi i casi di dare il massimo.
E poi credo che sia più giusto far giudicare il pubblico.
Hai un’opera nel cassetto? Come vedi il tuo futuro?
Si! come tutti i registi ho un opera nel cassetto e si chiama ” Te lo giuro” tra l’altro è’ uscito dal cassetto 🙂 e ci sto lavorando. Chissà ❗
E’ una commedia molto divertente scritta da me e Pipolo.
Il maestro che prima di scomparire, mi ha lasciato questo copione a cui sono estremamente affezionato. Un giorno spero proprio di realizzare questo progetto e dedicarlo proprio a lui , d’altronde non ho mai smesso di sognare!
Come vedo il mio futuro ? Beh! Diciamo che tutte le persone che mi conoscono ti darebbero un unica risposta: alla “Grande “!!!:)))
Che dire.. grazie del tuo tempo e della tua condivisione; piacevole la nostra chiacchierata insieme, ti auguro il meglio! A presto caro Christian 😉
http://www.ebola-movie.com/trailer
Antonella Evangelisti
Nel cast Melanie Gerren, Valentina Izumi, Robin Mugnaini, Benjamin Stender, Paolo Bernardini, Silvia Mazzotta, Hal Yamamouchi, Gerry Shanahan, Ami Chorlton, David Brandon, Ralph Palka. Interamente girato in inglese tra Roma,Londra e Marburg (Germania ).
‘Nel film sei ricercatori provenienti da tutto il mondo, mentre studiano lo sviluppo di un vaccino, si ritrovano a combattere contro l’epidemia che si presenta proprio nel loro laboratorio; sarà una lotta contro il tempo per salvare l ‘umanità e loro stessi.’