Ph Luigi Angelucci
Simona Marchini in “Croce e delizia, signora mia” al Teatro Greco di Roma dal 17 al 19 novembre, attraverso uno speciale omaggio a Giuseppe Verdi, racconta tre storie appassionanti (Traviata, Rigoletto, Trovatore), la cosiddetta trilogia popolare, con la sua verve ironica ed elegante, coinvolgendo l’arte raffinatissima di Paolo Restani che descrive al pianoforte temi verdiani attraverso le parafrasi di Liszt.
Racconta Simona Marchini: L’incontro con l’opera nasce dall’ infanzia con eroi, eroine, drammi, passioni… tutto ha nutrito la mia vita, e quella della mia famiglia, da quando ho memoria condivisa con nonni e genitori.
Spesso l’immedesimazione era fortemente emotiva, fino alle lacrime. Passavo tutto il repertorio, dal martirio d’amore alla malizia giocosa dell’intrigo sentimentale… Insomma ero totalmente immersa in un fantastico mondo pieno di suoni, costumi, luci e voci “miracolose”… bene, tutto questo si è sedimentato, depositato, nei molti strati del mio patrimonio di vita e di esperienza ed è diventato “spettacolo”.
La stessa Simona Marchini, che ha scritto lo spettacolo insieme a Claudio Pallottini, racconta di aver realizzato: “Salotto Carmen (1986), Dossier Trovatore (1990 Festival di Verdiano, Parma), e monologhi da personaggio di “Quella della notte” con tutta l’ingenuità, la tenerezza e l’immedesimazione di un’anima semplice. Ironia leggera, ma anche commozione di un genere che è denso di storia e d’identità culturale.
Simonetta
Teatro Greco: Via Ruggero Leoncavallo 10 Roma