Il Cottìo, la tipica vendita all’asta del pesce che si teneva a Roma, a poche ore dal cenone della Vigilia e che, dal XII secolo fino agli inizi dell’Ottocento, ha riempito i vicoli del Portico d’Ottavia.
Gli organizzatori di Culinaria Francesco Pesce e Fabrizio Darini questo Natale vogliono riproporre un’antica tradizione della Capitale: il cottìo. Fino agli inizio dell’ottocento, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre e per tutta la giornata della Vigilia, si svolgeva al Portico d’Ottavia una vera e propria asta del pesce. Popolani e i signori dell’alta società capitolina non potevano perdersi questa festa nella festa. A chi non poteva permettersi si comprare i prodotti ittici venivano offerti cartocci di frittura con il pesce meno pregiato.
Qui gli chef stellati Giulio Terrinoni e Roy Caceres, insieme agli chef di alcune storiche trattorie romane, prepareranno piatti a base di pesce tipici della tradizione enogastronomica capitolina della Vigilia. Oltre al pesce, ingrediente base saranno anche i fagioli borbontini provenienti da Borbona, comune del reatino colpito dal sisma, proprio per sostenere le aziende agricole laziali delle zone terremotate.
Il cottìo prevedeva la beneficienza. E per rispettare la tradizione, Culinaria donerà 100 pasti alla Comunità di Sant’Egidio. I pasti saranno distribuiti, la sera della Vigilia, nelle sue sedi di accoglienza a Roma (il costo dei piatti è a offerta libera).
Culinaria, grazie al patrocinio dell’Assessorato allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e dell’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, vuol far rivivere quel momento e dà appuntamento ai romani venerdì 23 dicembre, dalle 12 alle 15, al Mercato Pinciano di via Giovanni Antonelli.
Il ricavato (il costo dei piatti è a offerta libera) verrà destinato ai progetti portati avanti dalla Comunità di Sant’Egidio.
Un appuntamento colorito e colorato da non perdere!!!!
Antonella Evangelisti