Il 3 febbraio 1957 andava in onda il primo Carosello… Ebbene si… oggi il Carosello spegne sessanta candeline, la prima trasmissione televisiva dedicata alle pubblicità. Per generazioni di italiani è stato un appuntamento fisso di ogni sera alle 20,50 su l’allora unica rete televisiva in Italia, Programma Nazionale.

Una tarantella napoletana, un sipario.. ed ecco che cominciava..Sarebbe vissuto vent’anni, diventando un genere televisivo unico e perlopiù rimpianto da chi ha l’età per ricordarselo. Per girare i caroselli – la cui parte iniziale di 1 minuto e 45 secondi era rigorosamente cinematografica, senza alcun riferimento a prodotti e inserzionisti, furono coinvolti un po’ tutti i registi italiani, e così gli attori, di cinema come di teatro.
Minifilm con una propensione alla commedia e slogan indimenticati («Con quella bocca può dire ciò che vuole», «Contro il logorio della vita moderna» , «la pancia non c’è più» ma presto anche film animati. Maestro di questo genere è stato Armando Testa che con la sua agenzia ha creato il caballero Paulista e la bella Carmencita, la famiglia dei pennuti GloCò, l‘ippopotano blu Pippo dei pannolini Lines..

Dopo è stata la pubblicità. E oggi si chiamano spot ma, continua il pubblicitario «alcuni sono davvero intramontabili, nella misura in cui venissero riutilizzati oggi, sessant’anni dopo, sarebbero comunque super efficaci. Pensate al successo di Gringo-Montana, riproposto ancora in questi giorni così compera nella versione originale, soltanto un po’ rinfrescato».
Io ancora me li ricordo vagamente…(mazza quanto sono vecchia!!!!): in onda con accurata puntualità alle 20.50 su l’allora unica rete televisiva in Italia, Programma Nazionale (in seguito su Rete 1) era atteso e goduto dalle famiglie italiane riunite in casa, perlomeno quelle che possedevano un televisore, o al bar con gli amici.
Il Carosello è col tempo diventato una normale consuetudine, che scandiva il ritmo delle famiglie. Ancora mi ricordo le parole di mia madre….
«Dopo Carosello tutti a nanna» … voi no ❓