Il 27 gennaio scorso è morta Simonetta Salacone. Io l’ho conosciuta perchè era preside della scuola dove andava mia figlia, la Iqbal Masih (dedicato al bambino pakistano che lottava per i suoi e i diritti di tutti, e per questo fu ucciso) o meglio conosciuta come Ferraironi. Si è battuta per una scuola delle uguaglianze, laica e democratica. Lo ha fatto sul campo, come direttrice e poi dirigente.
Una scuola che ha accompagnato anche le trasformazioni sociali del quartiere, diventato Casilino 23 con gli insediamenti abitativi realizzati dalle cooperative “rosse” e “bianche” per famiglie di lavoratori diventati ceto medio. I loro figli andavano alla scuola del quartiere e lì incontravano Simonetta, una direttrice ben presente e ben attenta a fare di quella scuola un presidio progressista e democratico nel territorio.
E’ riuscita a trasformare il cortile di scuola in una sorta di luogo sociale in attesa che i ragazzini vi dilagassero all’uscita. E con Simonetta era sempre possibile confrontarsi sui problemi della scuola: per far fronte alle grandi battaglie e alle quotidiane piccole rogne di una struttura che deve funzionare tutti i giorni.
Simonetta aveva tentato anche la strada delle elezioni a consigliere comunale nelle file dei partiti della sinistra, ma gli apparati elettorali alla fine vedevano sempre prevalere i professionisti della politica sulla sua competenza.
Con la morte di Simonetta Salacone la battaglia per la qualità della scuola pubblica, e non solo, perde una protagonista importante. Ma c’è un appuntamento importante. Si vuole ricordarla nella scuola in cui ha combattuto: ci saranno testimonianze, filmati e musica… e tanta allegria, quella che aveva lei nel cuore!
L’appuntamento per chi vuole è per venerdì 17 marzo dalle ore 17:00 alla scuola Iqbal Masih.
Ciao Simonetta!!
Simonetta