È che bisogna sedersi a tavola con il dolore almeno una volta nel corso dell’esistenza se si vuol entrare a far parte della ristretta cerchia di esseri “umani”.
Magari domani resto di Lorenzo Marone, sa essere il libro giusto per tutti, ve lo assicuro è stato un libro che è arrivato al momento giusto, nel posto giusto con la consapevolezza che tutto ciò che è stato resta e che un obiettivo comporta tanta strada e tanti cambiamenti.
E’ arrivato al momento giusto anche per altri cento motivi e ne sono ancora meravigliata. Perché si può anche costruirsi il proprio angolo di paradiso, dopo che ce ne sono stati distrutti altri in cui credevamo, perché le persone che sanno volerci bene, sanno anche curarci le ferite e sanno essere famiglia.
C’è una differenza abissale tra la fuga e il volo che vuol dire inseguimento di un sogno, andare incontro al proprio futuro e alla propria destinazione. E in questa storia ci sono entrambi i voli, entrambi i viaggi.
E poi c’è chi resta, e anche qui c’è un’abissale differenza tra chi si sente incastrato e chi vuole restare perché quello è il suo posto nel mondo e il suo punto di partenza, ma anche quello di arrivo.
E quindi restare non vuol dire precludersi tutto il resto del mondo, ma può anche voler dire essere riusciti a trovare tutto il mondo nello sguardo di un uomo, o di un figlio.
E’ la meraviglia di sentirsi nel proprio posticino felice, con persone che sanno essere le tue persone <3
Cosa altro dire… Assolutamente divertente 🙂 e di note nel libro ne ho messe tante e c’è una dote particolare che apprezzo di Lorenzo Marone, che è quella di scrivere frasi assolutamente geniali, che descrivono però sensazioni e pensieri comuni!