Si chiama Loxosceles rufescens, viene descritto dagli esperti come piccolo e giallognolo, a tratti marrone. Le sue dimensioni possono arrivare a una lunghezza che varia dai 7 ai 10 millimetri circa. 🕷
Il ragno violino ha la caratteristica di avere sul corpo una macchina che ricorda lo strumento musicale. Non è un animale aggressivo e morde solo quanto si sente minacciato nel suo territorio. Generalmente lo si trova nelle cavità degli alberi e sotto i massi, perché non ama il sole.
Il ragno spopola infatti sia nelle aree di campagna sia in città. Si annida spesso nei solai così come nelle scarpe e in luoghi appartati e protetti. Come sta accadendo ora nella zona di via Ardeatina e via Laurentina dove vicino alle aree residenziali ci sono ampi spazi verdi.🕸 Occhio quindi alle zone in cui lo si potrebbe trovare. Nel malaugurato caso ci si dovesse accorgere di essere stati morsi, sarebbe opportuno lavare subito la parte con acqua e sapone e successivamente rivolgersi ad un esperto o a un Pronto Soccorso. Il trattamento eventualmente ricevuto cancellerà i possibili rischi successivi.
Il suo carattere è schivo, resta nascosto e vive in disparte, come fosse un eremita. Ma quando si arrabbia sono guai. Il ragno violino, infatti, è velenoso. Ne sanno qualcosa le persone finite al pronto soccorso per un suo morso. Di cui a volte neanche ci si accorge. Bisogna fare attenzione perché non sempre infatti il paziente, morso dal ragno, avverte dolore al momento del pizzico. Se ne accorge nelle ore seguenti.
«È una brutta bestia: se vuole, sa far male – spiega l’infettivologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – generalmente non attacca perché tende a restare in disparte ma, se si incattivisce, è pericoloso. Un suo morso può portare prurito e arrossamenti ma anche allergie e bruciori. Non solo, se intervengono batteri anaerobi si possono anche creare danni alla cute, danni muscolari e ai reni. I sintomi si manifestano entro due giorni dalla puntura: a quel punto è indispensabile correre in ospedale. È importante prendere l’animale, anche morto e schiacciato, o fargli una foto per mostralo poi al medico a cui ci si rivolge. Il mio consiglio è di andare subito in una struttura ospedaliera con un centro anti-veleni».