Questa sera munitevi di binocolo, provate a recarvi in un punto molto alto e con un po’ di buona fortuna potrete godervi uno spettacolo unico ☄️ Dall’Italia agli Stati Uniti, tutti con gli occhi al cielo per ammirare la cometa C/2020 F3, più nota come Neowise, protagonista di queste notti d’estate. Scoperta lo scorso 27 marzo grazie al telescopio spaziale Wise (Wide-field Infrared Survey Explorer) della Nasa da cui ha preso il nome, il piccolo corpo celeste, fatto di gas ghiacciati e frammenti di rocce, con la sua coda luminosa è ben visibile, anche a occhio nudo, da metà luglio fino all’inizio di agosto.
«È stimato che abbia cinque chilometri di diametro – spiega il direttore dell’osservatorio Astronomico del Righi, Walter Riva – è una cometa relativamente nuova, ma che ha sviluppato una bella coda. L’unico problema è che al momento è molto bassa all’orizzonte e quindi non è semplicissimo osservarla». Da oggi la sua visibilità serale migliorerà sempre più. «Si riconosce facilmente anche a occhio nudo, ma conviene andare in un luogo molto buio e in alto – racconta Marina Costa, la fotografa dell’osservatorio astronomico che è riuscita a immortalare il corpo celeste – All’inizio ero poco fiduciosa, ma poi ho visto questo sbuffo di luce spuntare dal profilo del monte, è stato molto emozionante. Sono riuscita a fotografarla intorno alle 3.30 del mattino, prima dal terrazzino della cupola dell’osservatorio e poi dal parco del Peralto, quando si trovava ancora nella costellazione dell’Auriga».
Neowise il 23 luglio raggiungerà il perigeo, cioè il punto più vicino alla Terra, a circa 104 milioni di chilometri di distanza. «Si sarà tuttavia già allontanata abbastanza dal Sole, e quindi la sua luminosità sarà calata un po’ – spiega ancora Riva – nei prossimi giorni sarà visibile anche al tramonto. Al momento si trova nella costellazione della Lince, ma a partire da venerdì si troverà nel punto più basso dell’Orsa Maggiore, proprio tra le zampe posteriori. Per chiunque voglia mettersi sulle tracce di C/2020 F3 consiglio di dare un’occhiata alle mappe stellari online costantemente aggiornate sulle riviste scientifiche come Sky & telescope».