Ode al caffèespresso: Storie di ordinaria quotidianità☕️
Non che oggi io sia una gran bevitrice, va detto. E’ difficile che ecceda e durante il giorno capita anche che lo salti senza nemmeno accorgermene, ma c’è UN caffè di cui non posso proprio fare a meno … è il caffè del mattino.
Il caffè del mattino è quel momento magico che segna l’inizio della giornata.
È quello in cui dico: « Ok mondo, sono pronta. Diamoci da fare. »
E non importa se il “da fare” consiste in lavoro in cantiere, casa, famiglia, amici, blog.. Quei due minuti, o poco più, in cui ci si gode la tazzina sono forse i più decisivi per dare un senso a ciò che viene dopo.
Dolce, amaro, macchiato, corretto: ognuno ha il suo e ognuno ha anche un suo rituale, conscio o inconscio che sia, per berlo o per prepararlo.
A me del caffè non piace solo il gusto. Anzi. Per molto tempo il gusto non mi andava nemmeno giù e solo da alcuni anni ho cominciato, timidamente, a riconoscere cosa apprezzo e cosa no del caffè e dei caffè in generale. A me del caffè piace… Il momento del caffè. Quando è buono, infatti, per me il caffè non è solo caffè: è un buon ambiente, una buona compagnia (o il piacere di quando manca, la compagnia), un buon istante di calma, un buon profumo.
Cavoli, il profumo.
Il profumo è senz’altro una delle cose che amo di più del caffè, tanto che a volte mi sveglia più il profumo che la bevanda in sé per sé.
E no, non scomodatevi a dirlo, lo so da me che sono strana.
Quindi dicevo…
Il mio primo caffè, a meno che non sia proprio il giorno in cui ho fretta, dura almeno mezz’ora o anche più. E me lo godo seduta, comoda, nel mio angolino da dove potermi eclissare quando leggo o scrivo o da dove poter osservare quando ho semplicemente voglia di curiosare sul mondo.
Il mio primo caffè è uno dei momenti migliori della giornata, rende più vivibile qualsiasi mucchio di ore venga dopo ed è una cosa di cui difficilmente riesco a farne a meno.
E voi come o dove amate prendere il caffè?