“Mozart in the jungle“ : stupenda serie TV consigliatissima🎶💯
Una stupenda serie TV, intensa, divertente e incredibilmente accattivante, dove il mondo della musica classica è esplorato in tutte le sue sfumature e i suoi aspetti, dai più cinici ai più esilaranti, qual è “Mozart in the jungle“. Le stagioni hanno dieci episodi di trenta minuti circa e per ora sono solo tre: vale la pena di sedersi, un calice di vino e la serie è servita.
Le vicende di Rodrigo de Souza, giovane e geniale direttore d’orchestra, che nei momenti di crisi si immerge in lunghe chiacchierate immaginarie con Mozart e Beethoven, si intrecciano con quelle di Hailey Rutledge, altrettanto giovane oboista che sogna di entrare nella Filarmonica di New York; i due si conoscono quando la ragazza arriva in ritardo alle audizioni, non trova più nessuno, e, avvilita, si siede a suonare il suo oboe in quella che crede perfetta solitudine, senza sapere che Rodrigo è nei paraggi e la può sentire. Rodrigo la assume, dicendo che Hailey (che lui si ostina a chiamare “Hai-lai”) “suona col sangue”; essendo l’organico già al completo, la prende come quinto oboe, col progetto di far eseguire ad hoc all’orchestra l’ottava sinfonia di Mahler per giustificare il reclutamento di Hailey.
La quale Hailey, dopo aver passato giorni e giorni a riprovare lo stesso passaggio striminzito che è la parte del quinto oboe nell’ottava sinfonia di Mahler, facendo impazzire i vicini di casa, una volta sul palco s’innervosisce, stecca, fa cadere il leggio e tira un’imprecazione, dopo di che Rodrigo suggerisce con molto tatto di scegliere un altro brano. Hailey fugge quasi in lacrime dal teatro, e Rodrigo inizia a dubitare della sua scelta, ma si ricrede quando la scopre a insultare la sua assistente, colta a ridere di lei. Dopo un apprendistato in stile Karate Kid durante il quale non le viene permesso di fare altro che portare la borsa di Rodrigo, gestire la sua agenda e preparargli il mate, Hailey riesce a entrare nell’orchestra come sostituta e a suonare, una volta che Rodrigo manda a bella posta il primo oboe, una veterana piena di sé che odia Hailey perché si sente minacciata da lei nel suo primato, al teatro sbagliato la sera dell’esibizione. Da qui, la trama si dipana tra intrighi, colpi di scena, irresistibili scene comiche e momenti di grande emozione.
La serie merita tantissimo, per originalità, accuratezza dei dettagli e profondità dei personaggi. Ciascuno di loro, a partire da Rodrigo, che è ispirato alla figura di Gustav Dudamel, viene rivelato, puntata per puntata, sotto ogni punto di vista, nei suoi punti forti e punti deboli, rendendo impossibile non amarlo. Inoltre, la serie è ispirata a Mozart in the Jungle: Sex, Drugs, and Classical Music di Blair Tindall, come Hailey oboista della New York Philharmonic Orchestra. Di conseguenza, il mondo della musica classica non è affatto ridotto a espediente narrativo, ma assume un ruolo di primo piano ed è indagato in lungo, in largo e in profondità, con precisione ed esattezza. I compositori vengono citati con frequenza e trattati con familiarità e cognizione di causa insieme alle loro opere, e non solo quelle più famose di sicuro appiglio presso il grande pubblico; si raccontano barzellette sui pianisti, si dà un’occhiata al dietro le quinte dei concerti, si filosofeggia sulla musica e sulla vita, il tutto in una chiave leggera ma non frivola, un po’ alla Monty Python.