C’era una volta “la villeggiatura” che durava dai due ai tre mesi…🧳🏖️
C’era una volta la vacanza estiva che durava dai due ai tre mesi. Aveva un nome obsoleto ed in disuso, “la villeggiatura”. In tanti come me partivamo ad inizio giugno senza neanche finire la scuola. L’ autostrada era una tutta una fila di auto.
La vacanza durava talmente tanto che avevi la nostalgia di tornare a scuola e di rivedere gli amici del tuo quartiere, e al ritorno non ricordavi quasi più dove abitavi. La mattina in spiaggia la 50 lire per sentire le canzoni dell’estate nel juke box o per comprare coca cola e cornetto algida.

Il venerdì chiudevano gli uffici e tutti i papà partivano e venivano per stare nel fine settimana con le famiglie. Si mandavano le cartoline che arrivavano ad ottobre ma era un modo per augurare “Buone vacanze da…” ad amici e parenti.
Malgrado i 90 giorni ed oltre di ferie, l’Italia era la terza potenza mondiale, le persone erano piene di valori e il mare era pulito.
Si era felici, si giocava tutti insieme, eravamo tutti uguali e dove mangiavano in quattro mangiavano anche in cinque, sei o più. Nessuno aveva da studiare per l’estate, il tempo era bello fino al 15 di Agosto, il 16 arrivava il primo temporale e la sera ci voleva il maglioncino perchè era più fresco!
Intanto arrivava settembre, tornava la normalità. Si ritornava a scuola, la vita riprendeva, l’Italia cresceva e il primo tema a scuola era sempre.
“Parla delle tue vacanze”. Oggi è tutto cambiato, diverso.
“Parla delle tue vacanze”. Oggi è tutto cambiato, diverso.
E se non vai a Ibiza, Londra, Parigi, New York, Miami, Vienna o Madrid sei uno sfigatə…
O magari hai tante cose da fare che forse è meglio se non parti proprio, ti stressi di meno.
Una risposta certa è che allora eravamo tutti più semplici, meno viziati e tutti molto ma molto più felici, noi ragazzi e pure gli adulti. La società era migliore, esisteva l’amore, la famiglia, il rispetto e la solidarietà. Fortunati noi che abbiamo vissuto così.
La vita era quella vera insomma.