Sagra dei Cuzzi il 24 luglio 2022 a Roviano 🍽
Sagra all’insegna del gusto e del divertimento. Potrete degustare il piatto tipico del posto “I Cuzzi co j’ajju”, piatto tipico della tradizione Rovianese, simili ai più noti “Strozzapreti”, si tratta di pasta ottenuta mediante l’utilizzo di un impasto fatto di acqua e farina conditi da un sugo soffritto all’aglio. Inoltre, panini con salsiccia, salsiccia e cicoria o porchetta. Ottima Birra artigianale tedesca alla spina. La serata sarà allietata da musica.
I Cuzzi sono una pasta fresca della tradizione contadina rovianese. Simili agli strozzapreti, vengono preparati con farine di grano tenero, grano duro, granturco, con aggiunta di acqua. Nella ricetta originale non erano previste le uova, oggi se ne aggiunge una piccola quantità per amalgamare meglio l’impasto, che viene poi lavorato a mano fino a raggiungere una certa consistenza ed aspetto omogeneo. La pasta ottenuta viene lavorata con il mattarello (in rovianese stennaréjjo) per formare delle strisce di circa 50 cm di lunghezza, 4-5 cm di larghezza e qualche millimetro di spessore.
Il termine Cuzzi potrebbe significare proprio “corto e cicciotto” (come in Abruzzo: cuzze, o a Montecelio: cuzzotto) o derivare da nguzzunitu (sporco, pieno di cozze) per il fatto che la pasta, con l’aggiunta della farina di granturco, assume un aspetto scuro ed è ruvida al tatto. Gli elementi di tradizionalità nella preparazione dei Cuzzi di Roviano sono riconducibili alla modalità di preparazione a mano, all’uso dello stennaréjjo (mattarello) e delle scifette (vaschette) in legno sulle quali spesso vengono serviti.
I Cuzzi rappresentavano il piatto tipico della domenica nella tradizione contadina e generalmente venivano conditi con aglio, olio extra vergine di oliva, salsa di pomodoro, peperoncino ed un’abbondante grattata di pecorino prodotto dagli allevatori del luogo. Dialettalmente detti “i Cuzzi co’ j’ajju”. Impegnate nella manifattura dei Cuzzi da anni sono le signore più anziane, che tramandano la ricetta alle generazioni più giovani, portando avanti questa lunga tradizione.28