La prima campanella dell’anno scolastico 2022/2023 è suonata🔔🖊️
Con l’inizio della scuola puntualmente tante mamme cominciano a soffrire di una stessa malattia, che qualcuno chiama “panico da insuccesso del proprio figlio”. I sintomi si ripetono ogni anno: ansia negativa da prestazione (come se fossero loro a dover affrontare un esame o un’interrogazione… ), ossessione nel controllare l’attività scolastica del ragazzƏ (senza rendersi conto che in questo modo si lede la sua libertà di esprimersi e di sbagliare per crescere).
In verità la scuola dovrebbe essere fin dal principio, per un ragazzo, la prima battaglia da affrontare da solo, senza di noi; fin dal principio dovrebbe esser chiaro che quello è un suo campo di battaglia, dove noi non possiamo dargli che un soccorso del tutto occasionale e illusorio.
E se là subisce ingiustizie o viene incompreso, è necessario lasciargli intendere che non c’è nulla di strano, perché nella vita dobbiamo aspettarci d’esser continuamente incompresi e misconosciuti, e di essere vittime d’ingiustizia: e la sola cosa che importa è non commettere ingiustizia noi stessi. Un testo utile amiche mamme potrebbe essere questo: Natalia Ginzburg, “Non opprimere i figli con l’idea della scuola” in “Le piccole virtù”