25 Novembre 2022💔Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne👠
Ancora un 25 novembre, ancora una Giornata internazionale contro la violenza sulle donne da celebrare, ancora un’occasione per fare il punto della situazione su ciò che è stato fatto per difendere il genere femminile dalla piaga del femminicidio, ancora un giorno per parlare a cuore aperto di cosa davvero non va e cosa non cambia. L’ uomo nero quello che ci terrorizzava da bambine, quello che poi crescendo abbiamo capito non essere un personaggio di fantasia, bensì l’uomo che giura e spergiura amore ma poi brandisce un coltello, picchia e manca di rispetto alla propria compagna.
La verità è che il mondo è ancora prettamente maschilista, a Roma così come a Londra o New York, e fa fatica a lavorare in modo convinto per una reale inversione di tendenza. La modernità ancora arranca nel tentativo di smontare certi stereotipi e forse, in qualche modo, li alimenta anche, indulgendo nell’educazione al rispetto da parte delle nuove generazioni.
E sempre rimane lei, una donna, vittima di soprusi e scandali, perchè questo esser “uomo debole”, è capace di tramutare il più misero dei sentimenti in amore. E sono donne quelle che vengono perseguitate da esseri umani afflitti da disturbi ossessivi, e sono donne quelle che vengono violentate, per uno sguardo di troppo, per una parola di troppo.
Sono sempre donne quelle che affrontano la vita con un mostro tra le pareti di casa, sono donne quelle giovani che vengono vendute come schiave, valutate come esseri inferiori. La “questione femminile” è un problema principalmente culturale, che rispecchia una situazione di arretratezza del paese, anche nei rapporti uomo/donna dal momento che le donne vengono uccise proprio in quanto donne.
Quello che tutti dovremmo intendere, alla luce di questa Giornata internazionale contro la violenza di genere, è che non esistono donne di serie A e di serie B, ma solo donne da proteggere, indipendentemente dal loro modo di vestire o dai loro eventuali costumi libertini. Il traguardo più bello e più grande sarebbe eliminare l’idea che una vittima di femminicidio, qualunque siano i suoi scheletri nell’armadio, abbia un qualsivoglia grado di colpa in quello che le è capitato. E che allo stesso modo mai il suo assassino possa suscitare una qualche latente comprensione per ciò che ha fatto.
Visto che feste comandate e ricorrenze esigono piccoli presenti, facciamoci un regalo per questo 25 novembre, impariamo a rispettarci e anche a schierarci sempre dalla parte giusta. Senza pregiudizi e per il nostro bene. Perché è anche così che si cambia il mondo in meglio.
Il messaggio che vuole esprimere #BlogRomaisLove è che si puo’ e si deve uscire dal silenzio e dalla rassegnazione, dall’isolamento e dalla paura, dal delirio della sopraffazione e della morte❣
Antonella